Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981.
Ha pubblicato quattro dischi: C’è un me dentro di me (CinicoDisincanto/CNI 2009), Il mondo è come te lo metti in testa (I Miracoli-Jabajabamusic/Audioglobe 2013), GIOVANNI TRUPPI(Woodworm/Audioglobe 2015) e Solopiano (Woodworm/Audioglobe 2017).
È stato candidato ai Nastri D’Argento 2018 per la migliore canzone originale per Amori che non sanno stare al mondo, composta per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017); il suo brano La Domenica è parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale Il cielo non è un fondale della compagnia Deflorian/Tagliarini ed alcune sue canzoni sono state colonna sonora delle strisce di Makkox per la trasmissione televisiva Gazebo.
Ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone Lettera a Papa Francesco I ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni del disco Graziosa Utopia(Woodworm/Audioglobe 2017) del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi.
Ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco 2015.
Nel corso del 2014 ha progettato e costruito un proprio pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: il risultato è uno strumento dalle dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che permettono di amplificarlo.
Tra il 2013 e il 2017 è stato protagonista di un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo.
Cantautore ispirato, GIOVANNI TRUPPI è un polistrumentista e cantante che per stile e liriche rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ’70.
La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale così come ci dimostra questo primo brano “L’UNICA OLTRE L’AMORE”, inedito da venerdì 19 gennaio in tutti gli store digitali che farà parte del nuovo album di GIOVANNI TRUPPI dal titolo “POESIA E CIVILTÀ”, primo lavoro in uscita per Virgin Records (Universal Music Italia) il 22 marzo.
“A volte sento il bisogno di fare il punto con me stesso su chi sono e quali siano le cose più importanti per me – racconta GIOVANNI TRUPPI – Tra tante risposte passeggere, la sola che rimane sempre è quella di cui parlo in
questa canzone e cioè che l’empatia nei confronti dei più deboli è l’unico motivo per cui valga la pena, per gli uomini, di unirsi o dividersi tra loro.
Il concetto di identità – da quella religiosa a quella di genere – è un tema centrale in questi anni di individualismo e atomizzazione sociale e questa è una canzone sull’identità – precisa Truppi.
L’identità è anche, a mio avviso, la prima e l’ultima cosa con cui si confronta ogni artista nel suo lavoro ed anche per questo motivo sono felice che questo sia il primo brano di “Poesia e civiltà” a vedere la luce e cominciare a raccontare questo disco.
‘L’unica (cosa) oltre l’amore’ è infatti una presa di posizione politica e romantica, poetica e civile”.
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